"Soltanto la crescita crea occupazione". Da anni martellata da tutti i
mezzi di comunicazione l’idea è diventata una verità indiscutibile. A
tal punto che risulta quasi difficile credere che gli ultimi
cinquant’anni abbiano dimostrato proprio il contrario.
Nei quasi cinque decenni che vanno dal 1960 a oggi,
l’economia italiana ha creato circa quattro milioni di posti di lavoro.
In termini percentuali il numero degli occupati è cresciuto del 19%,
cifra che sebbene sembri fallimentare rispetto alla prestazione
dell’economia statunitense (+118%) rimane comunque migliore di ciò che
è stato fatto in Gran Bretagna (+18%). Più sorprendente è invece la
crescita del Prodotto Interno Lordo: il PIL nostrano sfoggia un
ragguardevole +292%, cifra di tutto rispetto se comparata al +362%
ottenuto oltreoceano.
Anche l’osservatore più distratto avrà colto
l’incoerenza di queste cifre: come è possibile che due economie che
dopo tutto sono cresciute in modo comparabile abbiano creato
occupazione in modo cosi’ diverso?
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